martedì 22 gennaio 2013

Slither



Horror del 2006, sceneggiato e diretto da James Gunn, già noto per aver diretto due cult movie targati Troma. Nel cast è presente anche quel gran guascone di Nathan Fillion.

Un meteorite, contenente un parassita alieno si schianta nelle vicinanze della folkloristica cittadina di Wheelsy, il cui primo cittadino bestemmia e si ubriaca e va a donne. L’abitante più importante e temuto è però Grant Grant, ricco uomo d’affari, con tanto di giovane e seducente moglie, Starla Grant. Qualcosa turba la vita apparentemente perfetta dell’uomo, la mugliera non è sempre ben propensa alle sue calorose attenzioni. Grant, dopo l’ennesimo rifiuto della donna, decide di andare a sbollire la rabbia e la tirella in un triste bar, dove una cicciona canta con trasporto una straziante canzone al karaoke. Circondato da così tanta umana sventura, scorge tra gli altri lo sguardo assatanato della procace Brenda, sorellina della ben più piazzata Mary Jane. Presi dall’irrefrenabile fuoco della passione, i due vanno a stoccacciarsi nel bosco come i
giovani. Sul più bello, Grant proprio non se la sente di tradire la dolce mogliettina che lo attende a casa e mentre è sulla strada del ritorno inciampa in un molle e appiccicoso essere. L’uomo punzecchia la cosa con un rametto, fino a quando questa, evidentemente seccata, non decide di reagire conficcando nello sterno di Grant un aculeo. Il seduttore pentito, dopo qualche attimo di turbamento, si riha e ritorna a casa a fare uno spuntino. Un’insaziabile fame di carne ossessiona l’uomo che inizia a riempirsi di bubboni, come se non bastasse a renderlo più gradevole all’aspetto ci pensano due amichevoli tentacoli che gli spuntano dal petto. Si fa festa in città, mentre tutti i paesani gioiscono e scandiscono i secondi che li separano dall’apertura della stagione di caccia, Grant ritorna da Brenda. La situazione si fa piccante, lei apre le gambe e lui si sbottona la camicia liberando le due propaggini che si conficcano del petto dell’adultera. Grant ora è sazio e lei infetta. Il giorno seguente la polizia, e dunque il capitano Bill Pardy (Nathan Fillion) indaga sulla scomparsa della voluttuosa Brenda. Nel mentre Grant è sempre più simile ad un enorme polipo e tenta di nutrirsi della sua dolce metà, ma il nostro amato Fillion interviene prontamente mettendo in fuga il mostro. Finalmente libero di seguire la propria natura Grant inizia a sgozzare ogni tipo di bestia che incontra per la sua strada, lasciando visibilissime tracce che la polizia riesce facilmente a seguire. Ormai Bill sa dove si sta dirigendo l’uomo piovra e organizza un agguato. Grant uccide una mucca che pascola pacifica nel prato prima di rendersi conto di essere circondato dagli sbirri, dunque taglia in due metà esatte un inconsapevole redneck e tenta la fuga. L’uomo è ora uccel di bosco, ma Bill e i suoi uomini riescono a ritrovare la povera Brenda, obesa e costretta in un fienile. Non riuscendo più a trattenere né la fame né la ciccia, la donna esplode in tanti piccoli pezzi liberando altrettante piccole lumachine viscide. Questi parassiti prendono possesso dei corpi umani entrando dall’orifizio più esposto, la bocca. Tutti coloro che vengono contagiati si trasformano in cattivissimi Grant che sputano acido dalle fauci.  Il mostro venuto dallo spazio è autocosciente, quando arriva su un pianeta tenta di procreare per prenderne più facilmente possesso, ma quando non gli riesce si espande fin quando tutto ciò che lo circonda non è morto. C’è un unico modo per mettere fine all’intero processo di espansione, uccidere il paziente zero, cioè Grant Grant. Riuscirà il Capitano Bill, forte dell’amore di Starla a fermare la minaccia aliena?

Il film è molto piacevole e divertente, dura quanto basta e la trama scorre lineare, il tutto è accompagnato da una sdolcinata colonna sonora che rende la pellicola ancora più grottesca. Gli attori sono tutti capaci, trucco ed effetti speciali sono molto curati e il mostro fa schifo il giusto. Ho trovato divertente, anche se non poi così originale, l’idea di pseudo zombie guidati da un’unica grande coscienza, perché ad ammazzare zombie scemi e lenti sono buoni tutti. A complicare la situazione poi, ci pensano anche gli animali zombie. Nessuno, ma proprio nessuno, è immune al contagio.

Quando ci sono in giro alieni malintenzionati:
  • andarsene in giro per boschi di notte non è mai una buona idea;
  •  il cane del vicino è sempre più tenero;
  • stare troppo a lungo a bocca aperta può risultare sconveniente




Nessun commento:

Posta un commento